“Negli incontri con le Conferenze territoriali del servizio idrico integrato – prosegue l’associazione dei consumatori -, insieme ad Adoc ed Adiconsum, abbiamo chiesto il contenimento e la riduzione delle tariffe mediante una riduzione dei canoni di concessione (gravano al 18%) e delle spese di investimento non infrastrutturali, a cui potrebbero sopperire gli utili di gestione, per non far pagare in bolletta i costi dell’efficientamento delle strutture che produce anche risparmi amministrativi.
La situazione economica e sociale nel Paese e nella Regione deve far riflettere tutti: l’AIT in primo luogo ma, soprattutto, i nostri Sindaci. Appare inoltre del tutto improcrastinabile un intervento con finanziamenti aggiuntivi nazionali che non gravino sulle tariffe. A livello nazionale si attende da tempo anche e soprattutto un nuovo sistema di regole che porti finalmente tutti i cittadini su di un livello omogeneo di trattamento tariffario, con il coinvolgimento concreto delle associazioni dei cittadini, prima, e non dopo i soliti atti compiuti a carico delle famiglie.”