La Federconsumatori Provinciale di Siena vuole comunicare alcune importanti novità sui casi delle banche, che ad oggi sono di pubblico interesse per tutti i cittadini coinvolti nelle relative vicende.
Per la Banca popolare di Vicenza , nell’assemblea che ha visto la trasformazione in S.p.a della Banca Popolare di Vicenza è stato deciso che si avvierà un percorso di ricapitalizzazione, che i dirigenti stessi della banca prevedono possa avvenire entro maggio/giugno dell’anno in corso.
Sarà dunque possibile trovare forme di ristoro per i piccoli azionisti.
E’ stata manifestata , inoltre, la disponibilità per riuscire a trovare nuove forme conciliative con le Associazioni, le quali verranno convocate entro il mese d’aprile a Vicenza.
Per quanto riguarda il Monte dei Paschi di Siena, sono stati riaperti i termini per l’insinuazione delle cause civili. Il rinvio al giudizio di figure apicali come quella della Deutsche Bank, oltre a offrire la possibilità di richiedere un ulteriore mandato per coloro che si erano già costituiti, permette anche ad altri di avviare lo stesso procedimento.
Infine per la questione della Banca Etruria, le ultimissime notizie di stampa, come il Sole 24 ore di stamani ed altre testate giornalistiche, sostengono che il governo , attraverso un decreto che verrà approvato nel CDM di domani, provvederà a definire un criterio di risarcimento per tutti i clienti della banca, in modo indistinto.
Nell’incontro sostenuto durante il presidio davanti al MEF di mercoledì scorso con il Viceministro Zanetti, sono state fatte delle sostanziali aperture sia per quanto riguarda le risorse messe a disposizione per i risarcimenti ,superando peraltro anche in termini nominalistici la questione dell’indennizzo umanitario , sia per i criteri arbitrali, che si sarebbero trasformati in arbitrati conciliativi.
Si dovrà aspettare ancora qualche giorno per avere maggiori notizie ma la posizione del Governo sembrerebbe andare anche oltre.
Nel frattempo, Federconsumatori ha ricevuto una proposta da Banca Etruria per quanto riguarda le modalità di consegna della documentazione di ogni singolo risparmiatore. L’incontro tra la nostra Associazione e i rappresentati della banca in questione avverrà giovedì prossimo è previsto per il 31 marzo 2016
Proprio il liquidatore di Banca Etruria ha richiesto ai membri del CDA la restituzione di ben 300 milioni di euro, entro un mese.
A seguito delle novità emerse Federconsumatori non esclude di perseguire anche l’eventuale strada del sequestro cautelativo dei beni, e per questo motivo sarà avviata una verifica nei prossimi giorni con uno studio legale per poter individuare la migliore strada da intraprendere.