Nuova procedura online per le conciliazioni al Corecom tramite la piattaforma ConciliaWeb
A partire dal prossimo 23 luglio, i cittadini non potranno più farsi assistere dalle Associazioni dei Consumatori nella definizione delle controversie telefoniche, in quanto la nuova procedura di inserimento delle istanze di conciliazione al Corecom ConciliaWeb non prevede questa possibilità: ciò appare chiaro dall’illustrazione delle funzionalità del nuovo portale.
L’impostazione definita da AGCom limita seriamente le tutele per i cittadini, soprattutto quelli più deboli e che non sono in grado di approcciare gli strumenti digitali, creando un ostacolo insormontabile alla rivendicazione dei propri diritti attraverso lo strumento della conciliazione che fra l’altro, in questo settore, è l’obbligatorio primo gradino di giustizia alternativa che doveva decongestionare le aule dei tribunali.
Ed è chiaro che così essi rinunceranno a qualsiasi richiesta, aumentando le disuguaglianze fra aziende e cittadini .
Di fatto AGCom in questo modo impedisce al cittadino di farsi assistere nel proprio contenzioso da parte di chi ha le competenze per affrontare al meglio la conciliazione con una controparte che è infinitamente più forte e si avvale di professionisti per difendersi.
Una disuguaglianza di forze insopportabile tra il cittadino e i giganti della telefonia, messa in atto dall’Autorità Garante delle Comunicazioni e che gioco forza favorisce questi ultimi, Autorità che invece ha il compito di “assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare i consumi di libertà fondamentali degli utenti”.
Tutto ciò mentre il contenzioso tra utenti e gestori telefonici è in costante e preoccupante aumento (si vedano i dati degli stessi Corecom e del contenzioso in generale).
Ma non è tutto, oltre al danno si aggiunge anche la beffa.
Infatti per accedere al portale occorre registrasi via web, allora i cittadini che non hanno dimestichezza con gli strumenti digitali dovranno recarsi personalmente nella sede del CoReCom dove troveranno una apposita postazione per la registrazione.
Vale a dire che un cittadino (spesso un anziano) che non abbia a disposizione un dispositivo o una connessione per accedere al web dovrà viaggiare, magari da un luogo lontano dal capoluogo di regione per accedere ad una postazione predisposta che magari non è in grado di utilizzare.
Una vera e propria beffa.
AGCom in questi mesi di confronto continuo ha affermato che nella prima revisione della piattaforma verrà effettuata una modifica che prevede la possibilità di accesso e di delega per le associazioni forse a gennaio 2019.
Purtroppo però non abbiamo garanzia di ciò e nel frattempo la piattaforma diverrà operativa senza né questa basilare possibilità.
Inutile dire che tutto ciò è inaccettabile, per questa ragione chiediamo che l’avvio del portale ConciliaWeb sia prorogato fino a che non sarà definita e funzionante la possibilità delle AACC di assistere i cittadini che si rivolgono ad esse.